
La nomina del medico competente è un obbligo fondamentale per molte aziende italiane ed è regolamentato dal Decreto Legislativo 81/08 (noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro).
Nelle prossime righe approfondiremo chi è tenuto a nominare il medico competente, i casi in cui la nomina è obbligatoria o facoltativa e le principali modalità di nomina, con particolare attenzione agli aspetti normativi e pratici.
Obbligo di nomina del medico competente: D.Lgs. 81/08
L’articolo 18 del D.Lgs. 81/08 stabilisce che il datore di lavoro è obbligato a nominare un medico competente quando la valutazione dei rischi indica che è necessaria la sorveglianza sanitaria.
La valutazione dei rischi è un processo dettagliato volto a identificare e analizzare i pericoli presenti nel luogo di lavoro, considerando sia le condizioni ambientali che le mansioni svolte dai lavoratori. Tale analisi richiede l’osservazione diretta dei processi lavorativi, l’esame della documentazione relativa agli incidenti passati e l’interazione con i lavoratori per comprendere eventuali criticità.
Se dalla valutazione emergono rischi che potrebbero compromettere la salute dei lavoratori, si rende necessaria la sorveglianza sanitaria. Questi rischi includono:
- esposizione a sostanze chimiche pericolose, ad esempio solventi, vernici o altri composti chimici utilizzati nei processi industriali;
- manipolazione di agenti biologici, rischi tipici nel settore sanitario, nell’agroalimentare e in laboratori di ricerca;
- movimentazione manuale dei carichi, che può comportare rischi di patologie muscolo-scheletriche;
- esposizione a rumore o vibrazioni, frequente in settori come l’edilizia, la meccanica o l’industria manifatturiera;
- utilizzo di attrezzature munite di videoterminali per oltre 20 ore settimanali, con rischi per la vista e l’apparato muscolo-scheletrico.
La sorveglianza sanitaria comprende una serie di attività preventive (come visite mediche periodiche, monitoraggi specifici e idoneità lavorativa), il cui mancato rispetto può comportare sanzioni significative, tra cui multe e responsabilità penali per il datore di lavoro.
Nomina del medico competente: il datore di lavoro
Il datore di lavoro è direttamente responsabile della nomina del medico competente. Questa deve avvenire in forma scritta e prevedere l’indicazione chiara dei compiti del medico, tra cui:
- effettuare la sorveglianza sanitaria – visite mediche periodiche, idoneità lavorativa e monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori;
- collaborare alla valutazione dei rischi – partecipando attivamente alla redazione del DVR;
- partecipare alla formazione e informazione dei lavoratori – con interventi specifici sui rischi per la salute.
Nomina medico competente: è delegabile?
La nomina del medico competente è una responsabilità del datore di lavoro, ma può essere delegata ad altri soggetti solo se la delega rispetta i requisiti dell’articolo 16 del D.Lgs. 81/08.
La delega deve essere formalizzata per iscritto con un documento che specifichi chiaramente il perimetro delle funzioni delegate, specificare le funzioni delegate (come la scelta del medico competente e la supervisione delle attività) e garantire autonomia decisionale e risorse adeguate al delegato affinché possa operare senza limitazioni indebite.
La nomina del medico competente è sempre obbligatoria?
La nomina del medico competente non è sempre obbligatoria.
La necessità dipende dalla presenza di rischi lavorativi che richiedano la sorveglianza sanitaria, come evidenziato nella valutazione dei rischi redatta ai sensi degli articoli 28 e 29 del D.Lgs. 81/08.
In contesti lavorativi con rischi minimi o assenti, la nomina non è necessaria. Tuttavia, il datore di lavoro deve dimostrare, attraverso una corretta analisi e documentazione, l’assenza di obblighi legati alla sorveglianza sanitaria.
Ad esempio, in un ufficio amministrativo dove è assente un’esposizione a rischi significativi, la nomina non sarebbe richiesta. È però importante aggiornare periodicamente la valutazione dei rischi per verificare eventuali cambiamenti che potrebbero rendere obbligatoria la nomina.
Quando non è obbligatoria la nomina del medico competente?
La casistica include anche altre situazioni in cui non è obbligatoria la nomina del medico competente:
- se l’attività lavorativa non comporta rischi che richiedano la sorveglianza sanitaria: ad esempio, attività puramente intellettuali o amministrative senza esposizione a rischi;
- se la valutazione dei rischi non identifica esposizioni significative a fattori di rischio: come in alcune microimprese con lavoratori autonomi;
- se le mansioni svolte dai lavoratori non rientrano tra quelle elencate nell’allegato XLVI del D.Lgs. 81/08 (rischi specifici): come nel caso di lavori a basso impatto ambientale e fisico.
Tuttavia, anche in assenza di obbligo, alcune aziende scelgono volontariamente di avvalersi di un medico competente per promuovere il benessere dei lavoratori e migliorare la prevenzione.
Nomina del medico competente: la durata
La durata dell’incarico del medico competente non è specificata dal D.Lgs. 81/08, ma è generalmente concordata contrattualmente tra il medico e il datore di lavoro.
L’incarico può essere annuale, pluriennale o legato alla durata di specifici progetti aziendali, come ad esempio lavori in cantiere o attività temporanee.
È fondamentale che il rapporto venga formalizzato in un documento scritto che includa:
- gli obiettivi e le responsabilità del medico;
- le modalità di collaborazione con l’azienda;
- la possibilità di recesso o rinnovo.
Una gestione chiara del contratto è fondamentale per evitare incomprensioni e garantire continuità nella sorveglianza sanitaria.
Nomina medico competente comune
In alcune situazioni, più aziende possono condividere un unico medico competente, ad esempio in caso di gruppi societari o in presenza di aziende che operano in uno stesso sito produttivo (come nei poli industriali o nei consorzi aziendali).
In questi contesti, le aziende collaborano per istituire un sistema sanitario condiviso che garantisce controlli uniformi, migliorando la sicurezza complessiva. Ad esempio, un consorzio di imprese operanti nel settore manifatturiero può stabilire una struttura sanitaria comune, con un unico medico competente incaricato di gestire la sorveglianza sanitaria di tutti i lavoratori.
Questa gestione condivisa consente non solo di ridurre i costi, ma anche di assicurare una maggiore coerenza nelle valutazioni e nelle azioni correttive, grazie alla visione unitaria delle condizioni lavorative presenti nel sito.
I vantaggi?
- Una gestione coordinata della sorveglianza sanitaria
- Riduzione dei costi attraverso la condivisione delle risorse
- Uniformità nelle procedure di sicurezza
Nomina del medico competente coordinato
La nomina coordinata del medico competente si applica soprattutto nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dal Titolo IV del D.Lgs. 81/08.
In questi contesti il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) gioca un ruolo chiave nel garantire che la sorveglianza sanitaria sia adeguata. I medici competenti delle diverse imprese coinvolte devono collaborare per evitare sovrapposizioni o lacune e, cosa molto importante, devono essere garantiti incontri periodici per coordinare le attività sanitarie.
Nomina del medico competente sostituto
In caso di indisponibilità temporanea del medico competente, è possibile nominare un medico sostituto, il quale dovrà:
- possedere i requisiti previsti dall’articolo 38 del D.Lgs. 81/08;
- essere iscritto nell’elenco nazionale dei medici competenti;
- garantire continuità nelle attività di sorveglianza sanitaria, evitando interruzioni che possano compromettere la sicurezza dei lavoratori.
La nomina di un sostituto è particolarmente rilevante in contesti con alti livelli di rischio, dove la sorveglianza sanitaria non può essere sospesa.
Conclusioni
La nomina del medico competente rappresenta un pilastro della gestione della sicurezza sul lavoro.
Rispettare gli obblighi normativi non solo tutela la salute dei lavoratori, ma previene anche sanzioni significative per l’azienda.
Collaborare con un medico competente esperto e aggiornato è fondamentale per assicurare un ambiente di lavoro sicuro e conforme alla normativa vigente. Una corretta gestione della nomina e delle attività del medico competente può fare la differenza nel promuovere una cultura aziendale orientata alla sicurezza e al benessere.
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